Vuole riprodurre tutti i luoghi più caratteristici dell'Isola con i mattoncini Lego. Un sogno che Maurizio Lampis, 42 anni, agente di commercio, ha già cominciato a realizzare: dopo aver costruito la chiesa di Vallermosa, il campanile di San Ponziano a Carbonia e la parrocchia di Sant'Efisio a Capoterra, si è dedicato a Cagliari.

Il campanile di San Ponziano a Carbonia (foto Marcello Cocco)
Il campanile di San Ponziano a Carbonia (foto Marcello Cocco)
Il campanile di San Ponziano a Carbonia (foto Marcello Cocco)

"In fondo", spiega, "l'associazione che ho creato, KaralisbricK, porta il nome della città". Così, con quei mattonicini con i quali tutti i bambini hanno giocato, ha creato la riproduzione della Torre dell'Elefante.

"E, ora", prosegue, "se riesco ad avere immagini dall'alto, voglio dedicarmi anche alla basilica di Bonaria". Poi, nel futuro, ci sarà la basilica paese. Poi, è accaduta la stessa cosa a Carbonia con il campanile di San Ponziano e a Capoterra con la parrocchia di Sant'Efisio della Santissima Trinità di Saccargia e, (perché no?), la Sella del diavolo.

La chiesa di Sant'Efisio a Capoterra (foto Marcello Cocco)
La chiesa di Sant'Efisio a Capoterra (foto Marcello Cocco)
La chiesa di Sant'Efisio a Capoterra (foto Marcello Cocco)

"Esistono mattoncini di tutte le forme: si può realizzare qualunque cosa". Lampis ha ripreso in mano quei Lego con i quali giocava da piccolo nove anni fa. Si è riappassionato e, dopo aver comprato alcune scatole, ha deciso di non seguire più le istruzioni ma di realizzare opere originali. Scelta che lo ha portato a essere chiamato spessissimo nella Penisola dove sono frequenti le esposizioni di opere realizzate con i Lego.

La Torre dell'Elefante (foto Marcello Cocco)
La Torre dell'Elefante (foto Marcello Cocco)
La Torre dell'Elefante (foto Marcello Cocco)

"Così ho deciso di creare un'associazione anche qui". Prima esposizione a Vallermosa (dove Lampis tornerà nel prossimo fine settimana), poi in giro per la Sardegna. Sino al boom di qualche settimana a Selargius.
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