Li hanno battezzati "I 7 minuti di terrore", gli uomini della Nasa. Un intervallo di tempo brevissimo in cui la sonda InSight lanciata in missione su Marte dovrà passare da una velocità di 19.800 km/h a 8 km/h prima di toccare il suolo del Pianeta Rosso con le sue tre gambe.

Una decelerazione estrema che dovrà completarsi in appena 420 secondi.

Per la navicella InSight (Seismic investigations, Geodesy and Heat Transport) e per la Nasa quella di oggi sarà una giornata ad alta tensione. Alla sonda, in un volo interplanetario iniziato il 5 maggio scorso alla "conquista" di Marte, il compito di raccogliere e incamerare dati importantissimi per la Nasa, che serviranno a conoscere meglio il pianeta che dista dalla Terra quasi 57,6 milioni di chilometri.

"L'importanza di questa missione - spiega Manuel Floris, astrofisico responsabile del Planetario de L'Unione Sarda a Cagliari - è legata allo studio della struttura interna di Marte, che ci permetterà di conoscere meglio la storia geologica del pianeta e le sue origini. A bordo ha un sismometro ed uno strumento per misura della temperatura che verrà posto alla profondità di circa 5 metri".

La sonda atterrerà in una zona vicino all'equatore dove si ritiene che l'attività geologica fosse attiva fino a qualche decina di milioni di anni fa. Al momento i vulcani marziani sono tutti inattivi e quiescenti.

"Dentro la sonda c'è un chip dove sono stati memorizzati 2.429.807 biglietti per Marte - conclude lo studioso - fra cui 75.000 italiani e anche molti sardi hanno messo il loro nome".

Tutte le dirette in collegamento con la Nasa sono previste stasera dalle 20.
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