Abbattere o sfigurare edifici e costruzioni storiche del XVIII e XIX secolo per fare spazio alla modernità. Demolizioni su demolizioni che stanno rivoluzionando il centro storico di Vienna, dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco.

L'organizzazione dell'Onu ha dato una sorta di cartellino giallo alla capitale austriaca, che festeggia i primi cento anni della Repubblica.

Veri e propri simboli dell'età asburgica e del fermento culturale della città nel periodo lasciano via via spazio a costruzioni moderne.

Il 5 novembre le ruspe hanno cominciato ad abbattere l'ingresso al parco del Belvedere, per fare spazio ad una birreria all'aperto. Un paio di settimane fa è stata invece decisa la demolizione del Donnerbrunnen, fontana settecentesca nel cuore della città, al suo posto nascerà un parcheggio sotterraneo.

Che è un po' come se a Roma per far spazio a un parcheggio abbattessero la fontana del Bernini a piazza Navona o la Barcaccia in piazza di Spagna.

Uno storico caffè viennese (Ansa)
Uno storico caffè viennese (Ansa)
Uno storico caffè viennese (Ansa)

Palazzi rococò abbattuti per far spazio a edifici in cemento, gli antichi bar frequentati da Freud, Klimt, Warhol, ristrutturati in modo da perdere del tutto la propria identità. I vincoli delle Belle Arti, molto blandi, non fermano la speculazione edilizia nell'Austria del Cancelliere Kurz.

Come se non bastasse, arriva il progetto di un grattacielo di 73 metri in pieno centro, che andrebbe a sconvolgere lo skyline secolare di Vienna. Secondo l'Unesco il limite di altezza di qualsiasi edificio nel centro storico di una città non dovrebbe superare i 43 metri.

Per questo il centro storico di Vienna è stato inserito dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, nell'elenco dei siti Unesco in pericolo. Il Comitato, nel prendere tale decisione, "si rammarica che il progetto non si conformi pienamente alle precedenti decisioni dello stesso Comitato, in particolare per quanto riguarda l'altezza delle nuove costruzioni, che avranno un impatto negativo sul valore universale eccezionale del sito".

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata