Studiavano Medicina, Giurisprudenza e Farmacia i 18 studenti che un secolo fa persero la vita nella Prima Guerra Mondiale. L'Università di Sassari e la Brigata Sassari li hanno voluti ricordare con una cerimonia iniziata nell'Aula Magna.

In Aula Magna, il Rettore Massimo Carpinelli ha conferito l'onorificenza rappresentata dal sigillo dell'Università di Sassari alla "Brigata Sassari", rappresentata dal generale Andrea Di Stasio, per "il sacrificio dei nostri studenti a testimonianza della lotta per la libertà e la dignità dell'uomo.

A loro che valorosamente hanno contribuito a determinare il corso della nostra vita democratica".

Ai familiari degli studenti caduti sono state consegnate delle pergamene celebrative e dei sigilli dedicati alla memoria dei caduti.

La cerimonia si è poi spostata nel cortile interno del palazzo centrale dell'Ateneo, dove è stata scoperta la lapide di marmo intitolata alla memoria degli studenti universitari, realizzata dall'artista Francesco Farina.

La banda della Brigata, che per l'occasione vestiva la divisa della prima Guerra mondiale, ha intonato l'Inno di Mameli, prima che un picchetto d'onore e due "Sassarini" in uniforme storica rendessero omaggio ai caduti. Una corona d'alloro è stata posta ai piedi della lapide sulle note del "Piave".

Subito dopo è stato suonato il "silenzio" e il cappellano militare della Brigata Sassari Don Pietro Murgia ha benedetto la lapide mentre veniva recitata la preghiera per la Patria.

Dopo l'inno "Dimonios", la cerimonia si è spostata nella ex biblioteca universitaria, al primo piano del palazzo storico dell'Università, per la mostra "Sul campo dell'onore".
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