Una città che vanta un doppio primato: è la più giovane d'Italia, ma è anche quella con il maggior numero di centenari.

A Carbonia i centenari sono ben 17, tra cui diversi "ultra". Un fenomeno che anche l'Università di Cagliari da tempo studia, per capire dove stia il segreto di questo "elisir" di lunga vita.

E a renderlo ancora più affascinante, l'orgoglio di chi, alla soglia dei 100, si è da poco affacciato, come nonna Lidia, "sposata a Sirai in una povera baracca dei primi minatori" e poi diventata operaia del settore pulizia alla direzione mineraria di Cortoghiana e Carbonia.

Domani nella chiesa di piazza Iglesias (alle 16.30) la famiglia le ha organizzato una festa, che vale simbolicamente per tutti gli altri sedici centenari testimoni di un lungo scorcio di storia di Carbonia che l'assessore alle Politiche sociali Loredana La Barbera definisce "più unico che raro: cercheremo di istituire la Banca della Memoria".

Accanto a Lidia Serrau, gli altri centenari sono Bice Cherchi (100 anni, di Nebida), Maria Antonietta Boccone (104, Buenos Aires), Adelina Orrù (102, Serbariu), Giovanni Antonio Serra (101, Paulilatino), Efisio Caria (03, Fluminimaggiore), Emilia Diana (105 anni, Fluminimaggiore), Raffaela Canneddu (103, Mamoiada), Giuseppina Pau (102, nata in Tunisia), Luigi Zara (101, Iglesias), Maria Caterina Stefana Mura (104, Nebida), Evelina Meloni (101, Gonnesa). E ancora Lidia Gambula (104, Gonnesa), Adelina Ortu (101, Barumini), Grazia Esu (100, Barbusi), Emanuele Basciu (100 anni, Cannas di Sopra) e Maria Luigia Cossu (102 anni, Serbariu).

I CENTO ANNI DI BICE CHERCHI:

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