Mentre gli amanti della monarchia (e non solo) continuano a domandarsi da settimane se è vero che la regina d’Inghilterra usi una mano finta per salutare i suoi sudditi ed esultano all’ufficialità dell’arrivo di un nuovo royal baby, annuncio che risolleva gli umori in vista dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, c’è un'altra notizia che fa tremare Buckingham Palace: sua maestà Elisabetta II legge.

E che c’è di strano? Lo spiega Alan Bennett, scrittore e drammaturgo britannico, nel suo romanzo "La sovrana lettrice" (Adelphi, pagg. 99).

Racconta una storia insolita che ha per protagonista proprio lei, Elizabeth Alexandra Mary, la sovrana il cui regno – all’età di 92 anni – è il più lungo di tutta la storia britannica.

Il libro, costruito su un fine umorismo, quello vero, quello tipicamente "british", ruota intorno a una vicenda abbastanza comune: l’amore per la lettura.

Ma per la regina, che per una vita ha avuto la fortuna di vivere circondata da preziosi e antichi libri stipati nelle innumerevoli biblioteche dei palazzi reali, non si tratta di una cosa così convenzionale, anzi.

Alan Bennett (Foto da Wikipedia)
Alan Bennett (Foto da Wikipedia)
Alan Bennett (Foto da Wikipedia)

Elisabetta II scopre il piacere di leggere solo all’età di ottant’anni, scrive Bennett nel suo romanzo pubblicato per la prima volta nel 2007.

Questa storia regala, oltre alle risate che è ovvio aspettarsi dalle opere di Bennett, anche un colpo di scena finale, come si legge nella quarta di copertina,"uno di quei lampi di genio che fanno capire come mai Bennett sia considerato un grande maestro del comico e del teatro contemporaneo".

Tutto inizia per caso nel palazzo di Westminster, quando la sovrana – per puro caso – nota una biblioteca mobile parcheggiata nel giardino e decide di andare a vedere di cosa si tratti.

Scoprirà così che quel mezzo carico di libri fa sosta lì ogni settimana e che l’unico cliente che la biblioteca vanta a palazzo è un giovanotto bruttino dai capelli rossi, di nome Norman, che lavora nelle cucine del palazzo reale e divora libri.

Questo incontro ha due conseguenze: la simpatia per questo giovane, che in seguito occuperà un ruolo di grande fiducia a palazzo, e l’inizio della passione di Elisabetta II per i libri.

La regina non potrà più fare a meno di leggere: Cecil Beaton, Ivy Compton-Burnett, Nancy Mitford, George Eliot, Henry James, Joe Randolph Ackerley, Edward Morgan Forster, Philip Larkin, Ted Hughes, Dylan Thomas, Ian McEwan, Vikram Seth, Jane Austen, Thomas Hardy, Anthony Trollope... sono solo alcuni degli scrittori che fanno la loro comparsa tra le pagine del libro.

La copertina (Ansa)
La copertina (Ansa)
La copertina (Ansa)

L’irruzione della lettura nell’universo regale ha delle ripercussioni sull’entourage della regina, sui sudditi, sui servizi di sicurezza, sulla stessa psicologia di Elisabetta II.

I libri hanno il potere di farla uscire allo scoperto, di accendere la sua curiosità verso la vita in tutte le sue forme e verso l’uomo.

E ha delle ripercussioni anche sui lettori che si troveranno a fare i conti con esiti imprevedibili fino all’ultima pagina, anzi all’ultima riga con un colpo di scena davvero raffinato, davvero "regale".

Simona Arthemalle

(Unioneonline)
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