Prima uscita in Sardegna da saggista per Paolo Savona.

Ed il luogo migliore, in agosto, non poteva che essere Porto Cervo, crocevia di personalità eccellenti, di uomini e donne del mondo imprenditoriale di caratura internazionale, di eminenti letterati e poeti, di esponenti di spicco del mondo culturale, politico, musicale e artistico.

Certo è che una intelligenza universale come Paolo Savona appassiona qualsiasi platea.

Ed il pubblico della Costa Smeralda, è risaputo, apprezza le grandi menti, qualunque sia l'orientamento politico.

Qui si parla di economia, di storia, di avvenimenti, di esperienze durate mezzo secolo.

Il bello e le idee si sposano in uno spazio che rappresenta un dipinto caleidoscopico di colori, di natura, di gradevolezza e di eleganza.

Da tutto il mondo arrivano a Porto Cervo e la prima meta è la piazzetta centrale che si congiunge al mare, al porto vecchio, ad un infinito miracolo, concepito da grandi architetti e da imprenditori illuminati all'inizio degli anni '60, regalando un'emozione che è unica e irripetibile.

E lo sanno le migliaia di turisti che, dai Cinque Continenti, visitano, ogni giorno, questo angolo di paradiso che promuove la Sardegna lì dove la cultura nuragica e le infinite ricchezze naturalistiche, paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche non sono ancora arrivate come bandiera di una terra straordinaria e ammaliante.

In questo suggestivo scenario Confindustria Sardegna, presieduta da Alberto Scanu, oggi amministratore delegato dell'Aeroporto di Cagliari, ha organizzato per giovedì 23 agosto alle 19 un evento imperdibile con l'economista cagliaritano che di questa Confederazione è stato direttore generale fino al 1980, anno in cui fu nominato presidente del Credito Industriale Sardo e segretario generale per la Programmazione Economica al Ministero del Bilancio.

Oggi Ministro per gli Affari Europei, unico sardo illustre nella compagine di Governo, Savona parlerà del suo ultimo libro "Come un incubo e come un sogno" edito da Rubbettino.

Moderatore d'eccezione Bruno Vespa che potrà contare sulla partecipazione del senatore Christian Solinas, il sardista che ha riportato, dopo molti anni, il partito di Emilio Lussu nell'aula di Palazzo Madama.

L'opera di Savona ripercorre 50 anni di storia di un economista libero.

Le vicende interne e internazionali intercorse tra la prima crisi della bilancia dei pagamenti italiana del 1963 e la Grande recessione iniziata nel 2008 sono state definite "un incubo", termine mutuato dall'Ulisse di Joyce. Esse si sono incrociate con le numerose vicende personali dell'autore che, essendo inattese e ricche di conoscenza, lo inducono a definirle per lui "un sogno". Lo scopo del lavoro è di trarre da questo incontro di fatti e di esperienze insegnamenti utili per affrontare problemi di natura economica di interesse generale, ma anche di presentare la sua produzione scientifica e riflettere sul significato avuto dalle sue scelte di vita, dalla Banca d'Italia, alla cattedra universitaria, alla presidenza di banche e imprese, dalla direzione generale di importanti ministeri, al Governo del Paese da Ministro dell'Industria. Dalla dovizia di studi ed esperienze trae due conclusioni sul perché l'Italia si dibatta in una grave crisi di crescenza e di identità: l'eccessiva ricerca della rendita da parte dei cittadini che la politica asseconda, e la sistematica violazione della "regola della legge" a causa di una cultura individuale e sociale difettosa. La terapia che suggerisce travalica i temi dell'economia e approda ai lidi della scuola e dell'educazione, ritenute l'unico veicolo per consentire di raggiungere un'Italia e un'Europa migliori.

La presenza del Professor Savona, uomo di cultura ed esperienza, offrirà lo spunto per affrontare i temi caldi dell'economia nazionale e regionale nell'ottica delle sfide di domani specie in una realtà economica come quella sarda che nell'insularità deve trovare un punto di forza e non di debolezza valorizzando al massimo quanto il territorio offre in termini di possibilità di sviluppo agricolo, zootecnico, turistico.

Il tutto senza dimenticare che la Sardegna rappresenta un gioiello per cultura, tradizioni, basso tasso di inquinamento ambientale, bellezze naturali ed assenza di criminalità organizzata, elementi di non poco conto per la promozione di progetti all'avanguardia proposti da gruppi imprenditoriali sia italiani che stranieri interessati alla crescita di un'economia regionale dalle enormi potenzialità.

In quello che oggi potrebbe delinearsi come il vero "piano di rinascita" della Sardegna ogni settore dell'economia, dall'agricoltura alla zootecnia fino al turismo, alla cultura, alla ricerca e alla sanità dovrà essere "accordato" come un prezioso strumento musicale affinché, nel momento in cui l'orchestra potrà iniziare il concerto, il risultato atteso sia quello di una sinfonia melodiosa ricca di luci brillanti e strepitosi virtuosismi.

L.P.
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