Lo scorso anno protagonisti della Biblioteca vivente, libri aperti e parlanti su storie di sofferenza ed emarginazione, furono vittime di pregiudizi e stereotipi, migranti per lo più.

L'appuntamento di Leggendo metropolitano, festival che si svolgerà a Cagliari dal 7 al 10 giugno, introduce ora nuovi narratori. Stavolta il pubblico incontrerà (appuntamento domenica 10 giugno, dalle 9.30 alle 13.30) dieci detenuti del carcere di Uta.

I quali, facendosi metaforicamente volumi, utilizzeranno i permessi premio per raccontare le loro storie.

Una parte del progetto, organizzato da ABCittà, sarà realizzata anche in collaborazione col Ctm che sabato 9 giugno accoglierà sui suoi autobus della Linea 6 (dalle 9.30 alle 12.30) e sulla Linea 1 (dalle 17 alle 20) dodici cagliaritani che, scelti in base al loro essere incarnazione di stereotipi, parleranno coi passeggeri di migrazioni, omosessualità, apparenze e differenze linguistiche.

La Biblioteca vivente "Oltre le sbarre", con protagonisti i detenuti, sarà invece ospitata all'Orto botanico, che è stato anche teatro della presentazione dell'iniziativa.

"Il cui modello - ha ricordato Saverio Gaeta, direttore artistico di Leggendo metropolitano - rimonta alle esperienze maturate a Milano, a partire dal carcere di San Vittore per poi interessare anche altre strutture di detenzione".
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