Lo Zingarelli, il vocabolario della lingua italiana più diffuso, compie 100 anni.

Uscito a fascicoli nel 1917 per conto degli editori Bietti e Reggiani, nel 1941 il dizionario ideato dal linguista Nicola Zingarelli è stato acquistato dalla casa editrice Zanichelli, che ancora oggi continua a pubblicarlo.

E per celebrare l'evento va nelle scuole, i luoghi in cui si impara la lingua: 15 gli appuntamenti in altrettanti istituti di 13 città italiane. si parte domani 23 ottobre da Cerignola (Foggia), città natale di Zingarelli, e si passa anche da Cagliari.

Lo zingarelli nel corso degli anni ha riportato tutte le trasformazioni del linguaggio, i neologismi, i nuovi significati diparole già esistenti.

"Noi non giudichiamo, fissiamo solo lo stato della lingua in un dato momento storico. Il nostro compito è traghettare il patrimonio dell'italiano nei secoli a venire", spiega Mario Cannella, lessicografo che cura dal 1993 tutti gli aggiornamenti del vocabolario

Come entrano le parole nel vocabolario? "Ogni giorno i media inventano neologismi di tutti i tipi - continua Cannella - ma nel vocabolario entrano solo quelli che si radicano nella nostra lingua. Una voce viene monitorata a lungo prima di essere accolta nello Zingarelli: i criteri dei curatori sono la durata (da quanto tempo è presente una parola?), la frequenza e la qualità".

(Redazione Online/L)
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