È stato un fine settimana intenso quello appena trascorso a Tadasuni, piccolo borgo del Guilcier di appena 152 anime.

Musica dal vivo, videoproiezioni, conversazioni, laboratori di illustrazione, mostre fotografiche e street art per Tad'A, il primo festival isolano delle culture digitali e della arti contemporanee.

Una sfida lanciata dal piccolo centro che si affaccia sull'Omodeo.

Duplice l'obiettivo: da una parte rivitalizzare il paese e dall'altra farlo conoscere all'esterno richiamando visitatori da altre zone dell'Isola. L'intero paese, già da fine agosto, è stato coinvolto per promuovere il festival. Gli abitanti sono stati intervistati e fotografati.

Quest'ultimo compito è spettato alla fotografa Francesca Marchi.

I suoi scatti, nella due giorni, hanno accompagnato i visitatori lungo il percorso del Festival come tante finestre aperte che mostravano l'anima del paese.

Spazio ai dibattiti sulle arti digitali e contemporanee nel corso del fine settimana. Particolarmente suggestive le immagini trasmesse sabato notte dai videoproiettori di Massimo Dasara.

Fasci di luce proiettati sulla chiesa di Santa Croce e sugli edifici circostanti per un salto nel futuro.

E poi la musica, prima dei Diverting duo e poi del dj Dusty Kid, nome di spicco tra i compositori di musica elettronica nell'Isola. Protagonisti anche i bambini e i ragazzi dell'Istituto d'arte nel corso dei laboratori proposti sia sabato che domenica dove gli aneddoti raccolti tra gli anziani di Tadasuni hanno fatto da filo conduttore.

IL FESTIVAL - VIDEO:

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