Petra ha trovato casa in una cassetta di legno e ha deposto quattro uova. Da tre sono nati piccoli assioli, che hanno già spiccato il volo. Rapaci notturni che sul Monte Arci, in territorio di Pau, hanno trovato un habitat ideale, nonostante il caldo delle ultime settimane. Bassissimo tasso di mortalità per i gufetti grazie all'abbondanza di cibo nei boschi dell'ossidiana. Un primo successo per il progetto scientifico "Otus Sardegna" finalizzato allo studio dei rapaci notturni, sbarcato ad aprile anche in Marmilla.

LE UOVA - "Avevamo sistemato dieci cassette di legno a inizio aprile; gli assioli, non particolarmente presenti in questo territorio, avrebbero potuto anche non nidificare al loro interno", ha spiegato Giovanni Pischedda, 36 anni, guida ambientale e naturalista di Cagliari e responsabile scientifico di "Otus", che sta curando con Luca Cuccu, altra guida ambientale di Vallermosa, il progetto. Invece, a inizio luglio, il lieto evento. "Nove cassette sono state occupate abusivamente dalle cinciallegre, una da un assiolo, ribattezzato Petra, che ha deposto quattro uova il 5 luglio - ha proseguito Pidchedda - Sono nati tre pulli, piccoli assioli, che fra il 27 e 28 luglio hanno spiccato il volo".

OSSERVAZIONI - Venti giorni di lavoro per i due paladini del progetto "Otus". "Con l'aiuto di microcamere e fototrappole abbiamo osservato il comportamento della famiglia di assioli", ha riferito il naturalista. È questo poi il fine del progetto, perché in Sardegna non esistono studi specifici sui rapaci notturni.

ITINERARI - "Miglioreremo le cassette per le nidificazioni dell'anno prossimo e in autunno realizzeremo itinerari tematici sugli assioli nei boschi di Pau - ha concluso la guida ambientale - pannelli tematici sulla vita degli assioli ma anche sull'oasi del Monte Arci. Aspettiamo tanti turisti e appassionati".

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