Si è conclusa a Sarule la quinta edizione del concorso di lettura "LibriLiberi", promosso dalla Biblioteca Comunale e dall'Assessorato alla Cultura del Paese, un'iniziativa finanziata dalla Fondazione Banco di Sardegna.

Obiettivo della kermesse, nata nel 2009, è quello di appassionare alla lettura i giovani, alcuni dei quali si accostano al mondo delle parole e dei racconti per la prima volta, proprio in occasione di questo evento.

I partecipanti, giovani tra i quattordici e i trent'anni, all'interno di un percorso fatto di incontri e appuntamenti andato avanti da ottobre a maggio, dovevano leggere e recensire cinque opere a scelta tra le venti proposte.

I lavori giunti alla commissione giudicante sono sessantadue.

LA GIURIA - Un piccolo consesso, composto da lettori assidui chiamati a valutare in base a criteri prestabiliti e ad elaborare un responso tra cui Pino Ladu, Luisa Sini e Bastiana Nieddu, hanno incoronato quest'anno dodici fortunati: Maria Antonietta Balvis, Andrea Bussu, Maria Grazia Forma, Federica Ladu, Giuseppe Ladu, Stefano Marcello, Miriam Mureddu, Matteo Porcu, Virginia Pieredda, Vincenzo Sirca, Antonio Tanda, Martina Tola.

IL PREMIO - In palio per loro, a fine agosto un viaggio-premio, alla scoperta delle città più caratteristiche della Puglia, con tappa in Basilicata, a Matera, capitale della cultura 2019.

Tuttavia, i vincitori e i partecipanti dell'attuale edizione non si sono limitati a confezionare gli scritti, candidandosi al concorso.

La kermesse 2017, infatti, si è arricchita grazie ad un ulteriore elemento dal grande valore culturale: alla presenza del giornalista Alessandro Leogrande, i ragazzi si sono fatti portavoce delle esperienze di vita di alcuni coetanei immigrati, ospiti nel centro di accoglienza Donnedda, con i quali, nelle settimane precedenti, si sono potuti confrontare, conoscendo, in questo modo, mondi e culture distanti, accomunate però dai sogni tipici degli adolescenti.

L'ASSESSORE ALLA CULTURA - "Puntare sulle nuove generazioni", spiega l'assessore alla cultura, Simonetta Ladu "è uno dei punti irrinunciabili della programmazione, portata avanti dalla biblioteca e dall’assessorato che rappresento. Devo ammettere, dunque, che i giovani non ci hanno mai delusi. Una volta che li investi di una responsabilità, sentono addosso la fiducia degli adulti. Una fiducia, che li porta a mantenere la parola data e a portare a conclusione i compiti presi".

"Ecco perché", aggiunge l'amministratrice, "edizione dopo edizione, scegliamo di mettere a disposizione tempo e economie per valorizzare le loro personalità e inclinazioni".
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