È nella lista dei paesi sardi destinati all’estinzione. Armungia, che ha dato i natali a Emilio Lussu, non vuol soccombere alla legge dei numeri. Traendo forza dalla memoria storica che gli antropologi (tra cui Gabriella Da Re, Felice Tiragallo e Pietro Clemente) hanno contribuito a preservare a partire dagli anni ‘80 e avvalendosi del dinamismo di Casa Lussu, il centro del Gerrei vuole farsi modello di rinascita.

Momento di condivisione della scommessa sarà il Festival dei piccoli paesi.

Intitolato "Un caffè ad Armungia", sostenuto da Comune e Fondazione di Sardegna, si svolgerà dal 23 al 25 giugno.

"Abbiamo preferito questa modalità a quella del convegno", dice Tommaso Lussu, nipote di Emilio e Joyce, voce del comitato scientifico e organizzatore insieme ai colleghi di Casa Lussu (Barbara Cardia e Claudia Sias), a Pietro Clemente, ad esperti del Dipartimento di Scienze Sociali e Istituzioni dell'Università di Cagliari: Ester Cois, Domenica Farinella, Carla Locci e Silvia Podda.

"Con questa formula – prosegue Lussu - partendo dal concetto di eredità culturale enunciato dalle Convenzioni europee, ci chiederemo come la valorizzazione di beni materiali e immateriali possa tradursi in opportunità di rinascita".

Significativa la riunione della Rete dei piccoli paesi (venerdì 23, ore 17) di cui Armungia fa parte e di cui Paraloup, borgata del Cuneese recuperata dalla Fondazione Revelli, custode della memoria della Resistenza, è modello a cui ispirarsi.

Nella prima giornata anche l’inaugurazione della mostra fotografica di Simone Minzotti “Sguardi su Armungia” e il reading-concerto “Nella notte del solstizio” con Giacomo Casti, Arrogalla e Chiara Effe.

Sabato (9.30) via all’incontro “Nuove comunità, paesi e memoria”. Coordinato da Pietro Clemente, vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Giuseppe Caboni (Istituto sardo Storia della resistenza e autonomia) e Felice Tiragallo.

Spazi di confronto ancora nel pomeriggio e quindi esperienze collettive di tessitura, visite ai musei, momenti conviviali e musica. Alle 16 la realizzazione di murales con Francesco Del Casino e Massimo Congiu.

Il festival chiude domenica con una serie di appuntamenti all’azienda Su niu de s’achili di San Nicolò Gerrei: “Abitare il bosco. Tintura naturale, installazioni” (ore 10), “Il gusto del territorio fra tradizione e innovazione” (ore 13) e l’incontro sull’agrobiodiversità (ore 16) coordinato da Gabriella Da Re. In programma anche gli spettacoli a cura delle Voci del Tempo su Gramsci (ore 12) e, di nuovo ad Armungia, su Adriano Olivetti (18.30).
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