Si è chiusa con un accordo transattivo la vicenda iniziata anni fa con la vecchia Amministrazione di Ghilarza.

Un esproprio non pagato per il quale ora il Comune è riuscito a chiudere l'accordo con gli eredi Meloni proprietari dello stabile al centro della diatriba.

La questione è stata affrontata ancora una volta in Consiglio comunale. Si tratta di un'area fabbricata in via Matteotti, vicino alle scuole.

La vicenda risale al 2011. La vecchia Amministrazione aveva partecipato ad un bando regionale per le opere immediatamente cantierabili, ma quel finanziamento chiesto per realizzare un parcheggio vicino alle scuole, al Municipio e all'ospedale non è mai arrivato.

L'area oggetto di espropri non è però mai stata pagata. Così tempo addietro gli eredi, tramite un legale, hanno sollecitato il Comune ad onorare il debito, pena un'azione legale.

La richiesta iniziale era parti a 276.720 euro. Lo scorso anno il Comune, utilizzando gli spazi finanziari, aveva accantonato 55.371 euro dell'avanzo di amministrazione. In questi mesi è stata chiesta una valutazione anche all'Agenzia del territorio che ha valutato in 95 mila euro il bene. L'ufficio tecnico in precedenza lo aveva stimato in poco più di 96 mila euro.

"Questo è il valore puro ma i proprietari hanno subito un danno. Fatti tutti i calcoli si è riusciti a chiudere l'accordo a 127.296 euro incluse le spese legali", ha chiarito in aula il sindaco Alessandro Defrassu.

Le somme restanti rispetto a quelle accantonate sono state stanziate dal bilancio 2018 e 2019. Tra gli argomenti all'ordine del giorno anche la nomina del capitano della Compagnia barracellare. La scelta dell'Amministrazione è stata quella di confermare per il terzo mandato il capitano uscente, Raffaele Piras.

Nella terna di nomi presentata al Consiglio dai barracelli era infatti quello col maggior numero di preferenze e quindi si è deciso di rispettare la volontà dei componenti della compagnia barracellare.

L'aula ha quindi ratificato delle variazioni al bilancio portate avanti dalla Giunta. Una variazione per un totale di 609.671 euro dove sono stati tra gli altri inseriti i 184mila euro trasferiti dalla Regione per il progetto Lavoras, poco meno di 50 mila euro per realizzare un sistema di accumulo energetico nell'impianto fotovoltaico delle Elementari, le somme necessarie ad integrare l'appalto della casa di riposo fino a coprire le spese che superavano il costo delle rette.

Alessia Orbana
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