Sette incidenti su dieci avvengono sulle strade urbane, tre sulle extraurbane e, secondo un recente studio dell'Aci, aumentano gli incidenti sulle autostrade mentre diminuiscono quelli sulle altre tipologie.

Fra i dati esaminati ci sono anche quelli che riguardano la Carlo Felice: nel 2017 gli incidenti sono stati 44 con un'incidenza per km pari a 7,59.

In testa alla classifica delle strade più pericolose c'è però la A 24 - Penetrazione urbana (GRA-Portonaccio), con un indice di 17,12 (125 gli incidenti).

Paragonando i dati a disposizione e comparandoli con quelli del 2010, "gli incidenti - dice il rapporto Localizzazione degli incidenti stradali 2017 - sono diminuiti del 22%, i morti del 17,8%. Rispetto al 2016, invece, gli incidenti sono calati dell'1% e le morti cresciute del 7,4%".

I dati (foto Aci)
I dati (foto Aci)
I dati (foto Aci)

La gran parte dei sinistri si verifica sulle autostrade a cause degli elevati flussi di traffico e della presenza di molti mezzi di diversa tipologia.

"La Penetrazione urbana della A24 è la strada sulla quale si verificano più incidenti: 17,1/km, a fronte di una media italiana di 1,3 incidenti/km - per la rete autostradale - e di 0,6 incidenti/km - per le strade extraurbane. Seguono il Raccordo di Marghera (11,3 incidenti/km) e il Raccordo di Reggio Calabria (10,5 incidenti/km).

Tra le strade extraurbane troviamo al primo posto la Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga (7,6 incidenti/km), seguita dalla 131 dir (7,5 incidenti/km) e dalla 296 della Scafa (6 incidenti/km)".

Sulle extraurbane gli utenti vulnerabili rappresentano una quota elevata delle vittime: un morto su tre è un ciclista o un pedone, nel 21 per cento dei casi è un motociclista, nell'11% un pedone e nel 4% un ciclista.

"Al vertice delle tratte più pericolose per le due ruote ci sono la SS 001 Aurelia, in Liguria, la SS 249 Gardesana Orientale, in provincia di Verona e la SS 145 Sorrentina, in provincia di Napoli", conclude il rapporto Aci.

(Unioneonline/s.s.)
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