Approda ancora una volta a Roma la protesta antimilitarista nei confronti dell'attività e delle esportazioni belliche della contestata Rwm Italia di Domusnovas.

Stavolta cornice della protesta sarà niente meno che il palazzo del Quirinale, sede della Presidenza della Repubblica, dove mercoledì 7 novembre terranno il sit in "Noi sardi" le associazioni Sardegna Pulita, Cagliari Social Forum, Cobas Scuola e il sindacato Usb.

Angelo Cremone, portavoce di Sardegna Pulita (foto Simone Farris)
Angelo Cremone, portavoce di Sardegna Pulita (foto Simone Farris)
Angelo Cremone, portavoce di Sardegna Pulita (foto Simone Farris)

"Caro Presidente Mattarella - recita una nota congiunta diffusa da Angelo Cremone, Sardegna Pulita - noi sardi non ce la sentiamo di rimanere indifferenti davanti al massacro di vittime civili yemenite causato anche dalle forniture belliche all'Arabia Saudita della Rwm di Domusnovas. La nostra Costituzione e la Legge 185 del '90 sulle esportazioni belliche non vengono rispettate nonostante crimini e violazioni più volte denunciati dalla stampa, dall'Onu e dal Parlamento europeo che ha prodotto diverse risoluzioni chiedendo agli stati membri di aderire all'embargo bellico nei confronti di Ryad".

I sodalizi pacifisti snocciolano dati allarmanti: "L'Onu parla di 300 bambini yemeniti uccisi nel solo mese di agosto 2018 e stima in 17 mila le vittime civili decedute in Yemen dal marzo 2015 all'agosto 2018". Eppure, viene evidenziato nella nota, "Il Governo Italiano continua a tacere".

Da qui l'appello rivolto direttamente a Mattarella: "Presidente, eserciti i Suoi poteri di garante della Costituzione e di Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura facendo sì che venga meno la complicità dello Stato italiano nel massacro del popolo yemenita".

Simone Farris
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