Per il secondo anno consecutivo i revisori bocciano il bilancio della Villaservice. Il mancato accantonamento dei fondi nel bilancio solleva forti dubbi sulla stessa sopravvivenza della società dei rifiuti di Villacidro.

Complessivamente mancano all'appello 3.876.147 euro. A questo punto, spetta ai Comuni soci - Villacidro, Guspini, Arbus, Sanluri e Gonnosfanadiga – mettere le mani in tasca e riportare l’equilibrio finanziario attraverso una ricapitalizzazione.

È quanto denunciano i revisori dei conti in una dettagliata relazione allegata al bilancio 2017. La partita debiti-crediti tra i soci e la società "traballava" ormai da tempo, tanto che il documento contabile è stato approvato col voto favorevole solo dei sindaci di Villacidro e di Sanluri, mentre quelli di Gonnosfanadiga, Arbus e Guspini non erano presenti.

Poi la lunga lista di criticità stilata dai revisori, Antonio Begliutti, Cinzia Uccheddu e Nicola Cau che “non esprime il proprio consenso all’approvazione del bilancio". Una bocciatura a tutto tondo che evidenzia un’incapacità amministrativa e che potrebbe avere conseguenze ben più gravi qualora fossero sottovalutate. Nello specifico si parla di un accantonamento "post gestione per discarica pari a 329.771 euro, rispetto al 1.154.201 previsto, mentre nessun accantonamento è stato effettuato per la discarica che ammonterebbe a 1.211.005 euro", senza "fornire elementi oggettivi che consentano di superare le osservazioni del collegio".

In sintesi, il minor accantonamento 2016 di 1.840.713 sommato al 2017 ammonta a 3.876.147 euro. La lista si allunga con le procedure irregolari in merito alla selezione del personale e tirocinanti, il conferimento degli incarichi esterni, mancata trasparenza, il danno per non aver chiesto gli interessi ai debitori. Infine, la tariffa della frazione organica in misura inferiore a quella stabilità dalla Regione, alcune decisioni prese dall'organo amministrativo, presieduto da Manuela Collu, le quali non rispetterebbero la normativa vigente e lo statuto, tanto da rendere necessario l’intervento dei revisori.

Il collegio è dovuto intervenire anche per omissioni dell'organo di amministrazione. Tra i rilievi anche il mancato raggiungimento del fatturato per una società in house, che dovrebbe raggiungere almeno l’80% nei confronti dei comuni soci.

Gianluigi Deidda
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