Centinaia e centinaia di persone per la "camminata di riflessione" sul caso di Manuel Careddu, organizzata tra Ghilarza e Abbasanta dalle due amministrazioni comunali in collaborazione anche con la comunità di Macomer.

Come già accaduto nel Marghine anche nel Guilcier in tanti hanno voluto essere presenti per riflettere su quanto accaduto, perché mai più accadano fatti come quelli che hanno visto morire per mano di coetanei un giovane diciottenne.

E mentre lunedì si è dato voce ai pensieri, portando avanti una riflessione a voce alta con don Ettore Cannavera, martedì sera a far da padrone è stato il silenzio.

Almeno sino ai Giardini Gramsci dove poi , attorno ad una piccola pianta di ulivo piantata la mattina, si è dato voce a letture e brevi momenti di riflessione.

I due cortei sono partiti a Ghilarza da piazza San Palmerio e ad Abbasanta dalla stazione, poi si sono ricongiunti più o meno al confine tra i due centri e insieme hanno proseguito.

Accanto ai sindaci di Ghilarza, Abbasanta e Macomer i colleghi di Norbello, Tadasuni, Soddì, Busachi, Nughedu, Santu Lussurgiu, Tresnuraghes, il sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi di abbasanta , il consigliere regionale Antonio Solinas, i parroci di Ghilarza e Abbasanta, il mondo delle associazioni, tanti cittadini e molti bambini e ragazzi.

Alessia Orbana
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