Si rinnova domani il tradizionale rito de "Is Animeddas", tipica usanza del 31 ottobre che affonda le sue radici nell'antichità e si contrappone alla celebrazione del più consumistico Halloween.

Per il terzo anno consecutivo la riscoperta della tradizione che vedeva i più giovani, rigorosamente non mascherati, passare di casa in casa alla ricerca de "Su beni po' s'anima" (un dono per le anime del Purgatorio) è promossa e curata dall'associazione Elda Mazzocchi Scarzella.

Saranno 50 domani i bambini che parteciperanno all'iniziativa che prenderà il via alle 17 per concludersi alle 19 presso la sede della cooperativa "La Solidarietà" che si occupa di anziani.

"Si tratterà di un tour in varie abitazioni del paese - spiega Maria Giovanna Dessì, presidente dell'associazione - dove i bimbi troveranno tavole imbandite con le offerte di una volta: frutta fresca e secca, dolci tradizionali e pane".

Oltre alle offerte di cibo i più giovani potranno poi ascoltare racconti delle vecchie usanze, simbologie e storie relative alla tradizione de "Is Animeddas".

Obiettivo generale dell'associazione nata appena due anni fa è infatti, evidenzia Maria Giovanna Dessì "quello di recuperare le antiche tradizioni per rafforzare la memoria storica della Sardegna con la convinzione che questo contribuisca a strutturare meglio anche la propria personalità".

Simone Farris
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