In seconda categoria volano Sestu, Città di Selargius, Gialeto, Decimoputzu, Antiochense, Masainas, Baunese, Castor, Tonarese, San Marco, Torpè e Bottida.

Dopo tre giornate, le grandi o presunti tali si fanno largo in classifica, facendo capire le loro intenzioni.

Il Sestu con alle spalle un passato anche in Serie D, e dopo una retrocessione davvero amara dalla Prima categoria, sta cercando la sua rivincita.

Viaggia a punteggio pieno, ma l'Atletico Selargius non molla. Tre partite, tre vittorie.

Sta cercando spazio anche il Pula nel girone A.

Nel gruppo B, il Gialeto, anch'esso dal passato illustre, viaggia a punteggio pieno.

"Questo - dice l'allenatore del San Vito Angelo Padiglia - è un campionato che affascina e che raccoglie ancora tanti appassionati. Ci giocano calciatori di serie superiore, contribuendo a migliorare la qualità. Tante le società antiche".

Come tante sono anche quelle con pochi anni di vita, a dimostrazione di un calcio che si gioca anche nei centri più piccoli della Sardegna.

"È quello che vogliamo", dice il presidente della Figc Gianni Cadoni. "Vogliamo portare il calcio in ogni angolo dell'isola anche attraverso la Terza categoria. Questo è il nostro programma".

Da ricordare anche club come Senorbì, Ussana, Decimoputzu, Castor, Monreale, Antiochense, Solarussa, Sorgono, Orosei, Maddalena, Santa terese, Sennori, Berchidda, Macomer.

Compagini che cercano di farsi spazio all'interno di un "mondo" vastissimo.

Antonio Serreli
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