L'alluvione dello scorso 10 ottobre ha spazzato via la strada più breve che gli consentiva di raggiungere il centro abitato di Capoterra, e ogni giorno sono costretti a percorrere 17 km anziché 4 per accompagnare i loro figli a scuola.

Protestano le duecento famiglie che risiedono nelle zone di Is olias e Campu e luas, tagliate fuori dal crollo della strada che collega Santa Lucia a Capoterra.

Alessandro Carboni vive nella zona di Planu e mesu, a Macchiareddu: quella strada interrotta lo obbliga tutti i giorni a dover percorrere un lungo giro e a utilizzare la strada dell'inceneritore, anziché quella abituale, interrotta ormai da tredici giorni.

"Accompagnare i bambini a scuola e andare a riprenderli significa compiere ogni giorno almeno 80 chilometri - racconta - , una situazione divenuta ormai insostenibile: oltre al prezzo del carburante, c'è da considerare il tempo che si spreca per arrivare a una destinazione che, prima del crollo della strada, raggiungevamo in pochi minuti. Ci sentiamo abbandonati: non possiamo più vivere in queste condizioni".

Ivan Murgana

LE IMMAGINI:

© Riproduzione riservata