Una leggera contusione: questo quanto scritto sul referto dai medici dell'ospedale Santissima Trinità di Cagliari.

Ma quando la bimba è rientrata a Barcellona, dove vive con i genitori, le sono diagnosticate due fratture alla mandibola.

Rischia di avere strascichi giudiziari la brutta esperienza vissuta da una piccola turista di 4 anni, figlia di un sardo e di una cittadina spagnola, che lo scorso 7 settembre era stata visitata nel reparto maxillo facciale del Santissima Trinità, dopo essere caduta da uno scivolo di un parco acquatico.

Tutto è iniziato dopo la caduta. Da qui la corsa alla guardia medica di Pula poi a Is Mirrionis.

"Una volta visitata la bambina e medicato le ferite alla gengiva e al mento, frutto della caduta, le hanno prescritto un antibiotico: il medico, dopo averla guardata attentamente negli occhi, ci ha riferito che, a parte la ferita, non c'era niente di rotto e che saremo potuti rientrare a casa, e che avremmo dovuto riportarla solo se la ferita avesse continuato a sanguinare", ha raccontato, Samuele Livesu, padre della bambina e originario di Sarroch.

Dopo quattro giorni di antibiotici e antinfiammatori, la bimba ha continuato ad accusare forti dolori, quindi il 12 settembre, appena atterrati all'aeroporto di Girona, Samuele Livesu e sua moglie Sandra Estrada hanno deciso di recarsi direttamente all'ospedale San Juan de Dios di Barcellona, dove la piccola è stata sottoposta a una tac in 3d.

"Le hanno trovato due fratture alla mandibola e in meno di 48 ore è stata operata - dice Livesu - . Ora ci siamo rivolti a un legale: quanto è accaduto al Santissima Trinità è inaccettabile".
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