È stata assolta con formula piena dal Tribunale di Oristano una donna di 52 anni accusata di truffa aggravata. Secondo l'accusa sarebbe stata una falsa cieca e non aveva diritto alla pensione di invalidità. In realtà la difesa con l'avvocato Gianfranco Siuni ha dimostrato che la donna è non vedente assoluta e la pensione le spetta tutta.

La vicenda era iniziata sette anni fa con un esposto in cui veniva denunciato il caso della presunta falsa invalidità. Immediati gli accertamenti, con gli agenti della Guardia di finanza che per settimane seguirono gli spostamenti della donna filmando l'intero percorso dalla sua casa al posto di lavoro.

Un tragitto che la donna percorreva con sicurezza a piedi anche senza l'aiuto di altre persone che la accompagnassero. L'inchiesta, andata avanti per diversi anni, si è conclusa con la denuncia per truffa aggravata e il sequestro di 67mila euro e dell'auto.

Poi il processo: secondo il pubblico ministero Marco Ulzega la donna avrebbe ingannato la commissione giudicante per l'assegnazione dell'assegno di invalidità. L'avvocato difensore Gianfranco Siuni ha dimostrato che i certificati presentati dalla donna erano stati rilasciati da specialisti della Assl, inoltre durante il dibattimento Siuni ha portato una serie di perizie, certificazioni di specialisti tra cui un docente di Oculistica dell'università di Cagliari che hanno attestato l'handicap visivo della donna.

Il giudice Francesca Falchi ha accolto la tesi della difesa e ha assolto con formula piena la centralinista.

Valeria Pinna
© Riproduzione riservata