Dopo giorni di ricerche, è stato ritrovato il corpo di Manuel Careddu, il 18enne di Macomer scomparso un mese fa.

Gli inquirenti e gli esperti sono intervenuti, nelle campagne di Ghilarza intorno al lago Omodeo, località Costaleri. Sembra che il cadavere, sepolto sotto qualche decina di centimetri di terra, sia rannicchiato su se stesso e presenti profonde lesioni al cranio.

Secondo indiscrezioni si tratterebbe di uno o più colpi inferti con un badile o un piccone. Altre indiscrezioni parlano di "corpo fatto a pezzi".

La Procura, comunque, si mantiene cauta, perché non ci sono segni che, almeno in apparenza, diano la certezza sull'identità. Non sono stati trovati documenti e non ci sono indumenti che possano confermare: il riconoscimento a livello visivo pare difficile.

Solo il medico legale, in sede di autopsia, potrà fornire elementi definitivi.

Già da ieri sera si era parlato del ritrovamento, dopo che per giornate intere le ricerche si erano svolte in altri luoghi, sempre nella zona.

Ma la conferma ufficiale non è stata data, proprio per la cautela tenuta dagli inquirenti, nonostante i carabinieri abbiano presidiato per tutta la notte l'area del punto indicato dalle rivelazioni fatte da uno dei giovani arrestati con l'accusa di essere coinvolti nel delitto.

(Unioneonline/s.s.-l.f.)

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