Risvolto positivo per una bambina di 5 anni affetta da un tumore maligno.

La nonna, una donna di 59 anni, si era incatenata al cancello d'ingresso del Municipio di Porto Torres per protestare contro l'Agenzia di tutela della salute.

Chiedeva all'Ats l'autorizzazione a ricevere le cure per sua nipote all'ospedale di Trento: l'unica struttura che utilizza la protonterapia, una trattamento costoso di circa 40mila euro che prevede l'utilizzo di un fascio di protoni per irradiare un tessuto biologico malato.

Per fortuna la vicenda si è conclusa in poche ore, la nonna ha sciolto le catene non appena ha ricevuto risposte positive.

"La Direzione della Assl Sassari si è attivata immediatamente - si legge in una nota Ats - per consentire alla paziente di ricevere la prestazione sanitaria più idonea e una volta ricevuto il parere favorevole da parte dell'assessorato regionale alla Sanità, ha subito autorizzato l'erogazione delle cure".

Mariangela Pala
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