"Orgoglioso di questo atto". Sono parole di soddisfazione quelle espresse da Sean Wheeler, sindaco di Porto Torres.

Il primo cittadino questa mattina ha firmato un riconoscimento omogenitoriale inserendo nel registro di Stato civile anche il nome della seconda madre di un bimbo di otto mesi.

"Il nostro Comune - ha spiegato -, grazie all'eccellente lavoro dell'ufficio di Stato Civile, a cui vanno i miei ringraziamenti, ha riconosciuto il diritto anche alla seconda madre di essere genitore. Al di là di ogni possibile ragionamento, penso che nessuno possa negare il fatto che ogni famiglia che si rispetti deve essere un concentrato di amore e serenità: non ho quindi fatto altro che accogliere la richiesta di due madri, già unite civilmente, e poter riconoscere anche dal punto di vista burocratico il loro progetto di vita".

Alla cerimonia erano presenti anche Gavino Bigella, presidente del Consiglio comunale, e Cristina Biancu, assessore all'Ambiente.

La firma dell'atto da parte del sindaco Sean Wheeler; accanto a lui il presidente del Consiglio comunale, Gavino Bigella (foto Comune di Porto Torres)
La firma dell'atto da parte del sindaco Sean Wheeler; accanto a lui il presidente del Consiglio comunale, Gavino Bigella (foto Comune di Porto Torres)
La firma dell'atto da parte del sindaco Sean Wheeler; accanto a lui il presidente del Consiglio comunale, Gavino Bigella (foto Comune di Porto Torres)

"Siamo felici di essere tra i primi - ha detto Bigella - già a giugno avevo chiesto che fossero riconosciute le famiglie arcobaleno. Oggi Porto Torres ha dimostrato di essere una città con la mentalità aperta e che soprattutto vuole garantire i diritti fondamentali a tutti i cittadini".

"Vogliamo ringraziare quanti ci sono stati accanto in questo cammino, intrapreso per tutelare il nostro bambino - hanno dichiarato le due madri - il nostro desiderio è vedere questo nostro percorso, che oggi fa notizia, come consuetudine e normalità. Noi continueremo a prenderci cura l'una dell'altra ogni giorno, con la speranza che amarsi e rispettarsi possa essere presto un diritto per tutti".

(Unioneonline/s.s.)
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