Giù anche la seconda caldaia del gruppo 1 della centrale di Fiume Santo.

Alle 10.30 di stamattina una forte esplosione ha illuminato una giornata già soleggiata facendo crollare in pochi secondi la struttura realizzata in ferro, rame, e acciaio reticolare, alta appena 40 metri.

Ep Produzione, società italiana del gruppo ceco Eph, ha portato a termine il piano di decommissioning dei gruppi 1 e 2 a olio combustibile e l'abbattimento della ciminiera demolita insieme alla prima caldaia nel giugno scorso, mentre a novembre 2017 era stata abbattuta la torre metereologica attraverso la stessa tecnica.

Come da programma la società attraverso l'utilizzo di micro-cariche detonanti, ha rispettato le modalità di mitigazione e monitoraggio dei potenziali impatti ambientali concordate con l'Arpas.

L'Agenzia regionale per la Protezione ambientale ha seguito le operazioni secondo il proprio servizio metereologico per stabilire la data di demolizione in base alle condizioni climatiche più favorevoli.

La stessa Arpas tramite una minuziosa relazione tecnica aveva escluso ogni forma di inquinamento a seguito delle demolizioni con dei valori rimasti entro le soglie minime previste dalle norme.

Le attività di decommissioning da parte della società proseguiranno come da cronoprogramma comunicato alle Autorità.

Mariangela Pala

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