E' rimasto in silenzio davanti al Gip, Marco Tuveri, l'ex sindacalista di 62 anni arrestato ieri insieme all'ex presidente dell'Igea, Giovanni Battista Zurru, 76 anni, nell'ambito dell'inchiesta "Geo&Geo" per peculato, turbata libertà degli incanti, truffa e voto di scambio con al centro la società Igea, che si occupa della messa in sicurezza delle miniere in Sardegna. Tuveri, difeso dagli avvocati Massimo Melis e Agostinangelo Marras, questa mattina nel nuovo carcere cagliaritano di Uta, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nonostante abbia scelto la strada del silenzio, si apprende che ha in qualche modo respinto le accuse a suo carico relative all'uso improprio dei mezzi dell'Igea, che secondo Tuveri sarebbero stati da lui utilizzati in modo consentito dal regolamento.

Domani saranno sentiti l'ex presidente della società Giovanni Battista Zurru, finito agli arresti domiciliari - rappresentato dagli avvocati Mariano e Massimo Delogu - e la segretaria Daniela Tidu - difesa dall'avvocato Marras - per la quale è scattato il provvedimento di obbligo di dimora.
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