Cagliari si prepara a dire addio a un pezzo della sua storia: domenica all'alba inizierà il trasferimento di circa 300 detenuti dal carcere di Buoncammino alla nuova struttura di Uta. Di notte, se non ci saranno intoppi, il penitenziario nel cuore di Cagliari resterà praticamente vuoto.

Tutto pronto dunque per un trasferimento che avverrà con un imponente servizio di sicurezza. Un piccolo antipasto si è avuto domenica scorsa con il trasloco di armi e documenti da Buoncammino a Uta. Sono state impegnate tutte le forze dell'ordine: Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e la polizia municipale. In questi giorni circa sessanta carcerati, non diretti a Uta, lasceranno Buoncammino per finire negli altri penitenziari dell'Isola. Domenica il grande giorno. Le operazioni di trasferimento inizieranno all'alba. Tre bus, scortati da polizia e carabinieri, accompagneranno i detenuti a Uta. Previsti diversi viaggi. L'operazione verrà sorvegliata dall'alto anche da alcuni elicotteri.

Nei giorni scorsi il deputato Mauro Pili aveva parlato di "disastro" riferendosi a Uta: "I lavori sono in alto mare", aveva denunciato il parlamentare di Unidos pubblicando su Facebook delle foto. La replica del direttore di Buoncammino, Gianfranco Pala, era stata immediata: "Il carcere di Uta è praticamente finito. Resta soltanto da completare la sezione del 41 bis e all'esterno i parcheggi e il campo sportivo. Inoltre così come succede a Bancali i lavori proseguiranno anche una volta che sono stati trasferiti i detenuti da Cagliari, visto che è un settore totalmente isolato". Non aveva parlato di date. Ora tutto è pronto: domenica notte Cagliari avrà dato l'addio al carcere di Buoncammino. Si aprirà poi la grande partita sul futuro della struttura. Il Ministero vorrebbe ospitare il carcere minorile. Il Comune di Cagliari spera di averlo a disposizione per utilizzarlo in altro modo.

Matteo Vercelli
© Riproduzione riservata