All’origine dei disagi che hanno fatto registrare il culmine mercoledì sera, c'è la controversia tra il consorzio "GoinSardinia" e l’armatore greco Anek Lines che ha imposto il blocco del traghetto per via di inadempienze nei pagamenti. La nave - che sarebbe dovuta salpare da Livorno alle 14 - è stata bloccata a sorpresa ed è partita per la Sardegna solo alle 20 e 30. E' arrivata al porto di Olbia-Isola Bianca con 12 ore di ritardo. Furenti i passeggeri. Da giovedì sera il servizio di trasporto è sospeso. Naufraga così il sogno della cordata di imprenditori sardi che, alla fine del 2012, avevano pensato di rispondere con una propria iniziative al rincaro delle compagnie storiche di navigazione. Restano oltre 10mila persone da riproteggere. Migliaia sono rimasti a terra perché non hanno trovato spazio sulle navi in partenza ieri dall'Isola. Per 214 persone è stato messo a disposizione un posto letto gratuito in una delle strutture alberghiere della Gallura, tra Olbia, Arzachena, San Teodoro e Budoni.

L'ASSESSORE DEIANA - "La compagnia di navigazione Tirrenia ha dato la disponibilità per i giorni di venerdì, sabato e domenica di settemila posti per i passeggeri e 1.100 posti auto”, ha annunciato l'assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, che aveva attivato interlocuzioni con gli altri vettori "soprattutto con la compagnia Tirrenia che ha un contratto di servizio per trasporti da e per la Sardegna". Deiana aveva chiesto, in particolare, al numero uno di Cin, Ettore Morace, di garantire la massima disponibilità di posti per i passeggeri e di praticare la migliore tariffa possibile. "Non è il momento delle polemiche e delle recriminazioni, si potranno valutare successivamente le responsabilità – ha poi sottolineato - è il momento di utilizzare tutte le energie per assistere gli oltre 10 mila passeggeri e riproteggerli nella maniera più efficace per riportarli a casa per i prossimi tre giorni". Infine l'assessore dei Trasporti rivolge un appello ai turisti che hanno acquistato il biglietto navale con GoinSardinia: "Verificate e valutate vettori e possibilità di itinerari alternativi".

L'AUTORITA' PORTUALE - L’impegno di garantire a chi aveva prenotato un posto sulla GoinSardinia era stato anche assunto durante il vertice di giovedì mattina tra l’Autorità portuale e gli armatori. "Dal tavolo tecnico, le compagnie di navigazione, compatibilmente con il loro operativo, si sono impegnante a riproteggere i passeggeri a bordo delle loro navi", ha spiegato all'ANSA l'ammiraglio Nunzio Martello, direttore marittimo del Nord Sardegna e commissario dell'autorità portuale a conclusione della riunione, durata un paio di ore, tenutasi negli uffici della Capitaneria di Porto, che ha visto la partecipazione di rappresentanti regionali, del Comune di Olbia, delle Forze dell'ordine, della Prefettura e della Questura, oltre alla compagnia GoInSardinia, Tirrenia e Moby. "E' nostro dovere garantire, sino all'ultimo passeggero che aveva prenotato il biglietto a bordo della GoInSardinia, la possibilità di raggiungere o lasciare la Sardegna", ha detto.

Intanto sono state aperte due inchieste amministrative dalla Capitaneria di porto di Olbia, mentre un rapporto è stato inviato alla Procura di Tempio.

Per i dettagli e per rileggere la storia dell'ambiziosa sfida lanciata due anni fa dagli imprenditori sardi alle tradizionali compagnie di navigazione si rimanda alle due pagine che L'Unione Sarda in edicola dedica alla vicenda.
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