La Procura gallurese ha aperto tre fascicoli riguardanti i morti di Olbia, la famiglia deceduta ad Arzachena e le vittime del crollo del ponte a Monte Pino. Due i fascicoli a Nuoro, quello relativo all'anziana morta a Torpè e il secondo riconducibile alla morte dell'agente caduto con l'auto dal ponte a Dorgali. L'ipotesi è omicidio e disastro colposo.

OLBIA E TEMPIO - Intanto, proseguono senza sosta le tre inchieste della Procura di Tempio Pausania. Anche oggi sono proseguite le acquisizioni di documenti da parte di Polizia, Carabinieri, Vigili urbani e Guardia di finanza in Comune a Olbia e negli uffici della Provincia di Sassari, visto che la documentazione relativa alle opere finite sotto la lente degli inquirenti per il nubifragio, non era ancora stata trasferita alla Provincia di Olbia-Tempio. Al momento l'attenzione del Procuratore capo Domenico Fiordalisi e del pm Riccardo Rossi si sta concentrando sulle vittime, sul come e perché sono morte. Nei tre fascicoli, quindi stanno confluendo tutti i documenti relativi alla famiglia brasiliana morta nello scantinato ad Arzachena, sulle tre persone decedute per il crollo del ponte lungo la provinciale Olbia-Tempio a Monte Pinu, su padre e figlio trascinati via dall'acqua nelle campagne di Raica a Putzolu e sulle altre quattro vittime in Gallura. Al momento non ci sono iscrizioni nel registro degli indagati, l'ipotesi di reato è omicidio colposo plurimo e disastro colposo.
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