Un passo avanti verso il ritorno allo stadio Sant'Elia: il Comune ha inviato la bozza di convenzione con il Cagliari calcio per l'utilizzo dell'impianto.

Ma la società di viale La Playa in una nota pubblicata sul suo sito ufficiale sottolinea il ritardo. La proposta "avrebbe potuto certamente essere anticipata". Secondo il punto di vista del club non si sarebbe dovuto far trascorrere circa un mese inutilmente con il campionato alle porte. Oltre ai tempi si contestano anche i contenuti: il testo "rivede profondamente quelle che erano state le verifiche tra i tecnici". La società ribadisce comunque la sua volontà a riportare il Cagliari nello stadio cittadino, ma "chiede ancora una volta un impegno concreto di tutte le istituzioni a far presto".

L'ITER - ll Comune indica quali saranno i prossimi passaggi, una volta ottenuto il sì del Cagliari: il testo sarà inviato al Consiglio comunale per l'approvazione definitiva. Ma il via libera allo stadio - avverte il Comune - sarà successivo alla adozione del bilancio di previsione da parte dell'assemblea civica. Di corsa per giocare al più presto a Cagliari. "Come abbiamo sempre detto - fa sapere l'amministrazione - stiamo lavorando per fare in modo che la squadra rossoblù torni a giocare a casa, davanti ai propri tifosi, nel più breve tempo possibile. Come la società sapeva, infatti, il documento sarebbe arrivato nella sede di viale La Playa entro cinque giorni dal ricevimento da parte dell'amministrazione delle somme dovute, che è avvenuto venerdì 26 luglio".

IL VERTICE CON CAPPELLACCI - Nel frattempo, un nuovo vertice per esaminare le questioni legate al ritorno del Cagliari al Sant'Elia è stato chiesto oggi dal governatore Ugo Cappellacci per giovedì 1 agosto al sindaco del capoluogo, Massimo Zedda, e al presidente della società, Massimo Cellino. Obiettivo: esaminare il percorso necessario a riaprire l'impianto nel tempo più breve possibile. "Ferme restando le competenze e le funzioni di ciascuno degli attori coinvolti - ha dichiarato il presidente della Regione - occorre fare tutto il possibile affinché al più presto la Sardegna e la città possano riabbracciare la squadra e si possa dare una stabile 'casa' alla società e ai suoi sostenitori".
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