"Ci hanno manganellato perché non volevano farci arrivare al ministero dell'Economia". Tensione e scontri al corteo organizzato dagli operai dell'acciaieria Ast di Terni, arrivati oggi a Roma per manifestare contro la decisione dell'azienda tedesca ThyssenKrupp, proprietaria dello stabilimento, di licenziare 537 dipendenti. La manifestazione è iniziata con un presidio davanti all'ambasciata tedesca. Poi la decisione di dirigersi verso il ministero dell'Economia. All'altezza di piazza Indipendenza, la tensione è infine esplosa, con la polizia che ha caricato gli operai. Quattro sono stati soccorsi e trasportati in ospedale con ferite alla testa. Conseguenze anche per Gianni Venturi, coordinatore nazionale Fiom e Alessandro Unia del Rsu Fim Cisl. Presente al corteo anche Maurizio Landini, segretario della Fiom. "Hanno caricato i lavoratori senza motivo" ha detto Landini. Aggiungendo: "Siamo partiti in corteo e ci hanno menato. Ero davanti a prenderle anche io. Non siamo delinquenti, non si mena chi è in piazza a difendere i lavoratori. Il Governo deve chiarire e chiedere scusa". Dopo le cariche, la situazione è rimasta molto tesa, con i lavoratori che hanno iniziato a tirare palline di gomma ai poliziotti gridando: "Andate a lavorare!". Secondo la polizia, che ha anche diffuso un video (GUARDA), le maniere forti si sono rese necessarie perché gli operai avevano intenzione di "occupare" la stazione Termini.

CAMUSSO - Duro il commento a quanto successo da parte di Susanna Camusso, leader della Cgil: "Metà del Paese sta sempre peggio e se ci sono persone che manifestano ci sono cariche. C'è una questione sociale in questo Paese. Si parli di questo. Invece sulle questioni di merito non si risponde mai".

IL GOVERNO - Per conto del Governo, il sottosegretario Graziano Del Rio ha espresso "dispiacere" per quanto accaduto. "Abbiamo seguito la vicenda da subito - ha aggiunto il portavoce del Governo - e siamo stati in contatto con il ministro dell'Interno Angelino Alfano e i responsabili sindacali" ha commentato. Vogliamo la massima trasparenza e verificheremo l'accaduto: in poche ore Alfano ha garantito tutta la documentazione per ricostruire in modo puntuale quello che è successo".

PROTESTA IN PARLAMENTO - Dopo quanto accaduto, i deputati di Sel hanno esposto nell'Aula della Camera cartelli con la scritta "Alfano dimettiti", al termine della relazione del ministro Federica Guidi dedicata proprio alla vertenza relativa all'Ast di Terni. Sel ha inoltre annunciato la presentazione di una mozione di sfiducia individuale nei confronti del ministro dell'Interno.
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