Il re del Belgio Alberto II dovrà sottoporsi al test del Dna per una causa di non riconosciuta paternità.

Lo hanno disposto i giudici di Bruxelles.

Se non deciderà di ricorrere in Cassazione, ora il membro della famiglia reale, 84 anni, avrà tre mesi di tempo per eseguirlo.

Gli esiti del test potranno così determinare se sia lui il padre biologico di Delphine Boel, una artista di 50 anni che sostiene di essere figlia illegittima del re, che ha abdicato in favore del figlio.

Madre della donna è l'aristocratica Sybille de Selys Longchamps, che sembra abbia avuto una lunga relazione extraconiugale con il re.

La questione giudiziaria è iniziata nel 2013 quando Delphine ha misconosciuto come padre Jacques Boel, chiedendo ad Alberto II di riconoscerla come figlia.

Dopo quattro anni di udienze, nonostante il test del Dna abbia dimostrato che tra loro non ci sia alcun legame biologico, il tribunale della capitale belga ha sostenuto che la richiesta della donna di non riconoscere Jacques Boel "non sia fondata".

Il legale della 50enne ha però presentato ricorso.

Ora la Corte d'Appello ha ordinato anche al re di sottoporsi all'esame genetico.

(Unioneonline/F)
© Riproduzione riservata