Alessandro Maria Montresor ha 18 mesi ed è ricoverato per una rarissima malattia genetica in un ospedale di Londra, dove risiede la famiglia di origini italiane.

Senza un donatore compatibile e un trapianto di cellule staminali del sangue al piccolo restano poche settimane di vita, a causa della linfoistiocistosi emofagocitica da cui è affetto, una malattia che colpisce lo 0,002% dei bambini.

Così, il padre ha deciso di lanciare un appello via Facebook e subito si è creata un'enorme catena di solidarietà: nelle piazze di Milano, Napoli, Roma e altre città italiane le persone si sono messe in fila per sottoporsi al test del Dna per salvare la vita ad Alessandro, e ieri, dall'ospedale bolognese Sant’Orsola è arrivata la segnalazione di sangue da cordone ombelicale altamente compatibile.

"Il sangue cordonale è compatibile, è già pronto, in quanto conservato in azoto liquido a meno 190 gradi – spiega la responsabile Banca tessuti e sangue cordonale del centro sanitario bolognese Marina Buzzi – ora sarà il Centro Trapianti a decidere se procedere su questa strada o meno".

Intanto, prosegue la ricerca di donatori e si sta valutando la compatibilità di altre due sacche individuate in Europa.

(Unioneonline/b.m.)
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