Le scritte, sui muri di casa, sono comparse nella notte.

"Infame, pagherai", due parole accompagnate da svastiche indirizzate al giornalista di Repubblica, Paolo Berizzi.

Era già successo, l'anno scorso, quella volta era stata presa di mira la sua auto.

"Mani vigliacche mi hanno dato il buongiorno così. Scritte su portone e androne di casa, l'anno scorso mi avevano fatto l'auto. Se pensate di intimidirmi e fermarmi vi sbagliate. Siete solo codardi che si muovono di notte come topi di fogna", scrive l'inviato su Twitter.

La sorveglianza da tempo disposta nei confronti del giornalista da Questura e Prefettura di Bergamo, non è servita, non questa notte.

Sul posto sono intervenuti gli uomini della Scientifica e della Digos.

(Unioneonline/s.a.)
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