"Oggi, anche se la mia persona è insignificante e la mia voce debole e flebile, mi permetto di fare un

appello a tutti i responsabili della cosa pubblica, grandi o piccoli, centrali o periferici che essi siano, a vigilare, a controllare e a intervenire a tempo debito contro ogni forma di violenza senza aspettare che questa violenza esploda e che si ripeta ciò per cui oggi stiamo piangendo".

Questo l'appello lanciato oggi da don Livio Fabiani, parroco di Cisterna di Latina, nel corso della funzione per dare l'ultimo saluto a Desirée Mariottini, la 16enne stuprata e uccisa nel "casolare della droga" a San Lorenzo di Roma.

Ai funerali ha partecipato una folla commossa, nella chiesa di San Valentino, che la giovane ha frequentato da bambina, frequentando il catechismo e ricevendo i sacramenti.

Un cartello per dire addio alla 16enne (Ansa)
Un cartello per dire addio alla 16enne (Ansa)
Un cartello per dire addio alla 16enne (Ansa)

"Non avrei mai pensato che un giorno, oggi, sarei stato io stesso a darle l'ultimo saluto", ha aggiunto padre Fabiani nella sua omelia.

La 16enne è stata ricordata anche dal consiglio comunale capitolino, con un minuto di silenzio.

Intanto, prosegue l'inchiesta della Procura di Roma per fare piena luce sulla tragedia.

Agli arresti sono finiti al momento quattro extracomunitari: i componenti del "branco" che avrebbero, a vario titolo, venduto droga, stuprato e poi lasciato morire la giovane, che aveva problemi di dipendenza e che sarebbe andata nel casolare proprio in cerca di stupefacenti.

(Unioneonline/l.f.)

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