In prima media non sarà più possibile bocciare un alunno.

Lo ha stabilito il Consiglio di Stato: si tratta di una delle fasi di transizione più delicate del percorso di crescita, con nuova scuola, nuovi compagni, nuovi insegnanti.

Di un periodo in cui per i ragazzini è necessario trovare un metodo di studio adeguato.

La decisione del Consiglio di Stato arriva al termine di una lunga battaglia legale dei genitori di un ragazzino di Scandiano (Reggio Emilia) che ora potrà accedere alla seconda media.

Secondo i giudici non basta un solo anno di frequenza per giudicare il percorso scolastico di un alunno, anche se questo riportasse diverse insufficienze. "Per decretare un giudizio ed eventualmente rallentare la carriera di uno studente occorre prendere in considerazione un periodo più ampio".

La sentenza del Consiglio di Stato ha anche addbitato alla scuola le spese del giudizio, che sono di 1700 euro.

(Unioneonline/L)
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