Perché lo spread è alto? Perché "c'è un'incertezza politica su dove va il Paese, non per la manovra". Anche se, "a questi livelli, è dannoso".

Così il ministro dell'Economia Giovanni Tria, all'indomani della decisione di Standard and Poor's di rivedere al ribasso l'outlook da "stabile" a "negativo" pur non abbassando il rating sovrano dell'Italia, alla festa del Foglio, a Firenze, di fatto dando ragione al governatore della Bce Mario Draghi.

Dopo la bocciatura della manovra del numero uno di Francoforte, il vicepremier Luigi Di Maio era stato molto duro: "Siamo in un momento in cui bisogna tifare Italia e mi meraviglia che un italiano, che è stato anche un punto di riferimento per anni a capo della Bce, si metta ad avvelenare il clima ulteriormente".

Ma, dice Tria, "Draghi ha detto la realtà come banchiere centrale. Non ha detto niente di strano. È chiaro che lo spread, a questo livello, è dannoso".

Il ministro dell'Economia, però, è ottimista: "So che viene contestata la nostra previsione, ma parliamo di decimali. In questo periodo si dice spesso che bisogna abbassare i toni, ma bisogna mantenere la lucidità di giudizio". E in caso di crisi delle banche? "Il governo deve in un modo o nell’altro intervenire, dire come non è possibile, se un ministro lo facesse turberebbe il mercato".

Meno morbido invece il presidente di Confidustria, Vincenzo Boccia: "Questa manovra - ha detto - potrebbe avere l'effetto di disincentivare il lavoro e degli effetti potenzialmente non recessivi, ma che non spingono alla crescita. Il che significa che, anziché compensare il rapporto deficit/Pil, aumenta il debito pubblico". Dure anche le parole del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani: "Il governo sta facendo una guerra contro l'Europa - ha affermato - ma le guerre si dichiarano quando si possono vincere. Quando la sconfitta è certa, diventa una sorta di suicidio politico quello di andare contro tutti, soprattutto contro gli italiani".

(Unioneonline/D)
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