"L'omicidio del giornalista e dissidente saudita Khashoggi deve preoccupare tutti".

Così il capo del Pentagono, Jim Mattis, ha avvertito i dirigenti arabi riuniti a Manama per una conferenza per la sicurezza in relazione all'omicidio.

Il 68enne statunitense ha poi spiegato il perché: "Quando una nazione non si attiene alle norme internazionali e lo stato di diritto, questo mina la stabilità regionale nel momento in cui ce ne è più bisogno. La situazione è molto grave".

Nella giornata di ieri il Riad ha aggiornato nuovamente la propria versione sul caso ammettendo che l'omicidio non è scaturito dopo una collutazione ma è stato premeditato.

L'ammissione è avvenuta dopo le accuse in mondovisione del presidente turco Erdogan che ha chiesto la consegna dei 18 killer.

(Unioneonline/M)
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