Irlanda al voto oggi per le elezioni presidenziali, dove il capo di Stato uscente, il laburista Michael Higgins, è considerato favorito sui suoi cinque sfidanti.

Gli elettori sono inoltre chiamati a esprimersi su un referendum che propone di cancellare il reato di blasfemia, contenuto nella Costituzione e punibile con una multa fino a 25mila euro.

Nel dettaglio, la legge vieta qualunque forma di offesa o insulto "in relazione a questioni ritenute sacre da una qualsiasi religione".

Sembra che l'ultima condanna per questo reato risalga al 1855, quando un prete bruciò accidentalmente una Bibbia, molto prima della promulgazione della Carta costituzionale del 1937.

Il dibattito sulla norma però tornato alla ribalta tre anni fa, quando l’attore televisivo Stephen Fry venne denunciato alla polizia per aver attribuito a Dio gli aggettivi "malevolo e stupido" durante un'intervista.

In quell'occasione i pubblici ministeri si erano rifiutati di perseguire il caso.

Stando ai sondaggi, la cancellazione dovrebbe essere approvata, ottenendo la maggioranza dei voti.

Il referendum arriva cinque mesi di distanza dall'ultima consultazione popolare, in cui gli irlandesi si sono pronunciati a favore della rimozione del divieto di aborto.

(Unioneonline/F)
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