Dopo l'allarme per i pacchi bomba - sono otto in totale - inviati a ex presidenti Usa e candidati democratici, il presidente americano Donald Trump chiede ai media di abbassare toni e mettere fine alle "ostilità senza fine".

Per il tycoon sono loro ad avere la "responsabilità di stabilire un tono civile e fermare l'incessante ostilità e gli attacchi, spesso falsi. Devono farlo".

Destinatari dei pacchi sono Barack Obama, Hillary Clinton, la deputata Maxine Waters, John Brennan, ex numero 1 della Cia e spesso ospite negli studi della Cnn dove è arrivato il sospetto ordigno e la cui sede al Time Warner Center di New York è stata evacuata. E ancora l'ex vicepresidente americano Joe Biden, il governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo.

Smentita invece la circostanza per cui un pacco sia stato inviato anche alla Casa Bianca.

Dietro questi ritrovamenti, per i servizi segreti, ci sarebbe la stessa organizzazione che ha inviato un pacco esplosivo simile al finanziere George Soros.

La vicenda viene seguita dall'Fbi, che parla di "terrorismo". Il mittente dei pacchi è risultato essere sempre lo stesso: Debbie Wasserman Schultz, ex presidente del partito democratico. La donna non ha nulla a che vedere con la vicenda, ma probabilmente il suo nome serviva per far sì che i pacchi arrivassero a destinazione.

Ora gli ordigni vengono esaminati per capirne la fattura, molti potevano essere letali, spiegano le autorità, e contenevano frammenti di vetro oltre a una polvere bianca.

Negli Usa, mentre mancano meno di due settimane al voto di Midterm, è caccia alla "mano" dietro questi episodi e tutti i sospetti portano a qualche esponente dell'estrema destra, ma tutti i movimenti - molto attivi sui social - respingono ogni accusa e parlano di "fake bomb".

(Unioneonline/s.s.)
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