Tutto nasce da un intervento nell'aula del Parlamento europeo di Strasburgo del capogruppo britannico dei conservatori Syed Kamall, che rivolgendosi al collega tedesco Bullmann dei Socialisti e Democratici, espone una personalissima revisione storica del nazismo: "Quando si parla di estremisti di destra, dobbiamo ricordare che i nazisti erano nazionalsocialisti, ovvero un ceppo del socialismo, un'ideologia di sinistra. Vogliono le stesse cose che volete voi, siamo chiari. Dico che è un'ideologia di sinistra. Non mentiamo".

"Non credo che in quest'aula – interviene il presidente Antonio Tajani – ci siano nostalgici o eredi del nazismo o della dittatura comunista sovietica. Due orribili e devastanti sistemi politici che hanno prodotto ferite profonde all'Europa. Grazie a Dio queste due dittature sono scomparse, grazie all'Unione europea".

Dai banchi dell'aula si fa notare la reazione scomposta di Nigel Farage, leader di Ukip, partito euroscettico britannico, attirando l'attenzione del presidente dell'Aula.

"C'è poco da ridere - replica indignato Tajani, riprendendo il collega come uno scolaretto - C'è da rispettare le idee degli altri anche quando non si è d'accordo. 'Risus abundat in ore stultorum'. Imparate a rispettare gli altri, se volete essere rispettati. Onorevole Farage impari a rispettare gli altri, perché questa è la democrazia. Lei, evidentemente, è un nostalgico di qualche dittatura, se non rispetta le opinioni degli altri. Noi abbiamo sempre rispettato le sue. Lei non ha alcuna autorizzazione a non rispettare quelle degli altri. Rimanga in silenzio".

Non pago della lezione di democrazia - e di civiltà - Tajani ha continuato a fissare Farage per diversi secondi, mentre l'Aula applaudiva.

(Unioneonline/b.m.)
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