"Ho ancora una relazione complicata con l'Italia, ma non la odio e ci tornerò presto".

Lo ha detto Amanda Knox in un'intervistata a una radio norvegese.

La 31enne americana e il suo fidanzato di allora, Raffaele Sollecito, sono stati assolti in Cassazione dall'accusa di aver ucciso Meredith Kercher.

Il delitto è avvenuto a Perugia nel 2007.

Knox è tornata ancora una volta a parlare del caso: "Se ho imparato qualcosa da questa esperienza, è che le persone vengono ingiustamente condannate ovunque. Parlo ancora facilmente italiano. Ho amici italiani, ma tanti italiani pensano ancora che io sia colpevole. Pensano che io sia 'Foxy Knoxy' e una p*****a", ha affermato.

Per questo la 31enne è consapevole che il suo prossimo viaggio in Italia non sarà facile: "So che il ritorno sarà traumatico. Sono andata a vedere un film italiano a Seattle qualche tempo fa. Parlavano in dialetto napoletano. L'unica volta che ho sentito napoletano, ero in prigione. Mi batteva forte il cuore e sono dovuta uscire dal cinema", ha spiegato.

La giovane statunitense ha poi ricordato la sua relazione con Sollecito, definita da lei "complicata": "Lui - ha confessato - è importante per me, ma ci conosciamo come sopravvissuti ad un evento molto traumatico. La nostra relazione è la peggiore esperienza della nostra vita".

Al suo ritorno nel nostro Paese, però, incontrerà anche l'ex fidanzato: "Quando ci vediamo tutti i brutti ricordi tornano a galla. Raffaele ha lavorato sodo per riavere la sua identità e per trovare la sua strada. Non ci vediamo spesso, ma quando viene a Seattle cena con la mia famiglia. E quando andrò in Italia, lo vedrò sicuramente".

(Unioneonline/F)

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