Ancora sangue in Afghanistan.

Mentre il Paese si appresta a recarsi alle urne (è il secondo giorno di votazioni) per le elezioni parlamentari, non si fermano gli attentati e la scia di sangue.

Undici civili, tra cui una donna e sei bambini, sono stati uccisi da una bomba lungo la strada nella provincia orientale di Nangarhar: lo ha riferito Attaullah Khugyani, un portavoce del governatore provinciale.

Le vittime viaggiavano all'interno di una station wagon che è stata investita dall'esplosione di una bomba nella zona di Momand Dara, nel distretto di Achin.

Ieri, nella prima giornata di voto, più di 3 milioni di elettori afgani su quasi 9 milioni di aventi diritto hanno espresso la propria preferenza.

A Kandahar e Ghazni le operazioni di voto sono state rinviate per motivi di sicurezza. A Kabul, Herat, Daykundi e Nangarhar si è registrata l'affluenza maggiore, mentre il livello più basso si è registrato nel territorio di Uruzgan con sole 5.000 persone a recarsi alle urne.

Secondo dati forniti dal il ministero degli Interni afgano ieri 27 persone tra cui 11 membri delle forze di sicurezza sono stati uccisi e altri 100 feriti in 192 incidenti legati alla sicurezza tra cui 89 attacchi contro centri di voto in tutto il paese.

(Unioneonline/s.a.)
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