Aveva solo sette mesi Oliver quando è morto per asfissia perché è rimasto incastrato con la testa in u na delle fessure del lettino che i genitori gli avevano comprato giusto un paio di settimane prima.

Era il 3 novembre 2016 quando Charlie e Shannon Abbey hanno trovato il piccolo morto nel lettino nella loro abitazione a York, in Gran Bretagna.

"Sembrava volesse sgattaiolare via dal lettino, ma aveva la testa incastrata in una fessura e il resto del corpo fuori. Così mi sono avvicinato, l'ho preso e l'ho fatto passare attraverso il buco. Ho sentito subito che era freddo, poi, appena l'ho visto in faccia, ho realizzato che era morto". Questo il drammatico racconto del padre che ha trovato Oliver morto all'alba di quel 3 novembre di due anni fa.

Ora per quella vicenda finiscono a processo il rivenditore e il titolare dell'azienda produttrice, Craig Williams. Particolarmente delicata la posizione di Williams, accusato di aver violato gli standard di sicurezza: pare infatti che l'uomo abbia copiato il design di altri prodotti trovati su Internet e fabbricati all'estero che non rispettano le leggi britanniche a garanzia della sicurezza dei bambini.

In particolare la distanza tra le fessure davanti al lettino è maggiore rispetto ai valori massimi fissati per legge, ed è stato questo a far sì che il bambino rimanesse incastrato perdendo la vita.

(Unioneonline/L)
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