Rientra il caso dei bimbi stranieri di Lodi, esclusi dalla mensa per l'impossibilità dei loro genitori di ottenere dai propri Paesi d'origine documenti attestanti l'eventuale proprietà di beni.

Un provvedimento, voluta dalla giunta leghista,che si era trasformato in una questione nazionale, innescando una gara di solidarietà e una raccolta fondi per pagare le rette salate (i bimbi esclusi rischiavano di essere messi in fascia massima).

E ora che, proprio grazie alle sottoscrizioni, le rette sono state saldate, non si placano le polemiche politiche. Che diventano anche tutte interne al governo giallo-verde.

Parole di biasimo sull'iniziativa dell'amministrazione lodigiana sono state infatti espresse dal presidente della Camera, nonché big del Movimento 5 Stelle, Roberto Fico.

"I bambini a Lodi devono poter proseguire le loro attività scolastiche con tutta la serenità possibile. Per le discriminazioni che di fatto quella delibera comunale ha provocato, occorre chiedere scusa. Non possono essere i più piccoli a pagare le conseguenze di errori altrui", ha scritto il numero uno di Montecitorio su Facebook. Aggiungendo: "Credo fermamente nella forza di un Paese che di fronte ad avvenimenti simili si indigna ed è pronto a rispondere rimettendo al centro i diritti e i valori di comunità".

Quindi la richiesta di scuse da parte dell'entourage leghista, per la "scelta sbagliata".

Pronta la replica di Matteo Salvini: "Fico faccia il presidente della Camera", ha tuonato il ministro dell'Interno e segretario della Lega.

Spiegando: "Sono rientrati oggi i bambini alla mensa di Lodi. Bene, però chi può deve pagare, non esistono canali preferenziali. È che sono stufo di stranieri che hanno case e conti all'estero e hanno tutto gratis in Italia".

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata