Prima vittoria per Donald Trump nel caso Stormy Daniels.

Il tribunale ha respinto la causa per diffamazione avviata dalla pornostar contro il presidente degli Stati Uniti dopo che quest'ultimo aveva definito le sue accuse una "totale truffa".

La donna ha infatti dichiarato di aver avuto un rapporto sessuale con Trump, nel 2006, e di essere stata minacciata da uno sconosciuto in un parcheggio di Las Vegas, nel 2011, che le aveva intimato di tacere sulla cosa: il tutto davanti alla figlia minorenne dell'attrice.

Trump con un tweet aveva definito l'intera faccenda una "totale truffa su un uomo inesistente" e su queste parole Daniels, al secolo Stephanie Clifford, ha proceduto con la querela.

Ma per il giudice "la corte è d'accordo con la tesi di Trump, perché il suo tweet rappresentava un'iperbole normalmente associata con la politica. Il Primo Emendamento protegge questo tipo di dichiarazione retorica".

Stormy, intanto, promette ricorsi mentre resta in piedi la principale causa tra i due: quella con cui l'attrice vuole liberarsi dell'accordo di riservatezza firmato nel 2016 nel quale prometteva di non raccontare dettagli di quel rapporto sessuale.

(Unioneonline/D)
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