"Non vogliono che io o noi vinciamo perché sono il primo presidente ad aver mai sfidato la Cina sul commercio", sono queste le parole che Donald Trump ha pronunciato durante una riunione del Consiglio di sicurezza Onu da lui presieduta a New York.

Ad avvalorare le affermazioni di Trump la "scoperta che la Cina sta provando a interferire nelle nostre imminenti lezioni di novembre 2018 contro la mia amministrazione".

LA RISPOSTA DELLA CINA - La Cina respinge le accuse di interferenza nelle elezioni Usa di midterm del 6 novembre prossimo avanzate da Donald Trump.

"Il nostro Paese ha sempre rispettato il principio di non ingerenza negli affari interni di un Paese", è la replica del ministro cinese degli Esteri, Wang Yi, che ha parlato come il presidente Usa alla riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu a New York, presieduta proprio da Trump.

"Respingiamo le accuse pronunciate contro la Cina e chiediamo agli altri Paesi di rispettare la Carta delle Nazioni unite e di non interferire nei nostri affari interni", ha detto ancora Wang Yi.

GLI ALTRI PUNTI - Non solo, Trump si è scagliato anche contro il Canada, ha accusato i democratici di cospirare per impedire la conferma alla Corte Suprema del giudice Brett Kavanaugh, accusato di abusi sessuali, e ha promesso "un piano di pace molto equo" per il Medio Oriente, lasciando la porta aperta ad ogni tipo di soluzione.

Ha anche rivendicato il successo della sua amministrazione con la Corea del Nord perché avrebbe scongiurato un "guerra mondiale e milioni di morti". Ha assicurato che l'Iran tornerà da lui per fare "un nuovo grande accordo sul nucleare" e ha negato di essere stato deriso dai leader del mondo nell'aula di Palazzo di Vetro quando ha detto che sotto la sua guida sono stati ottenuti i maggiori risultai della storia Usa.

(Unioneonline/s.a.)

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CONTE REPLICA ALL'ONU:

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