Durante il suo ritorno a Roma, dopo il viaggio che lo ha visto impegnato nei Paesi baltici, Papa Francesco parla con i giornalisti dell'accordo con la Cina e dice di "essere lui il responsabile dell'accordo" tra la Santa Sede e Pechino.

E a chi l'accusa di aver svenduto la Chiesa al partito comunista cinese risponde: "Quando si fa un accordo di pace o un negoziato ambedue le parti perdono qualcosa. Questa è la legge. E si va avanti. Si è andati due passi avanti e un passo indietro. Poi i mesi sono passati senza che ci parlassimo. È il tempo di Dio, che assomiglia al tempo cinese: lentamente, questa è saggezza, la saggezza dei cinesi. I vescovi che erano in difficoltà sono stati studiati caso per caso. E sono arrivati i dossier di ciascuno sulla mia scrivania. Sono stato io il responsabile per l'accordo sui vescovi - ha sottolineato il Papa - . Le bozze dell'accordo sono tornate sulla mia scrivania, dicevo le mie idee, si discuteva. Penso alla resistenza, ai cattolici che hanno sofferto. È vero. E loro soffriranno. Sempre in un accordo c’è sofferenza, ma loro hanno una grande fede e loro scrivono, fanno arrivare i messaggi che quello che la Santa Sede, che Pietro, dice è quello che dice Gesù. La fede martiriale di questa gente va avanti. Sono dei grandi. L'accordo l'ho firmato io. Io sono il responsabile, gli altri hanno lavorato per più di dieci anni. Non è improvvisazione, è un vero cammino".

MIGRANTI - Il Pontefice ha parlato anche dei migranti e della loro integrazione e ha suggerito di "accoglierli nella misura in cui si integrino, con la prudenza dei governi, e che non siano una minaccia contro la propria identità".

PEDOFILIA - Poi la chiacchierata con i giornalisti si è soffermata sui tanti casi di pedofilia all'interno della Chiesa: "Anche se è stato un solo prete ad abusare di un bambino o di una bambina - ha affermato Francesco - è una cosa mostruosa perché quell'uomo è stato scelto da Dio per portare il bambino al cielo. Capisco che i giovani si scandalizzino di questa corruzione così grave. Sanno che c'è dappertutto, ma nella Chiesa è più scandalosa perché essa deve portare i bambini a Dio e non distruggerli".

(Unioneonline/s.a.)

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